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Economia circolare corso IFTS

Se pensi che le tue competenze non si possano applicare in un ambito così specifico come quello della gestione dei rifiuti, allora sei nel posto giusto!

Frequentando il corso IFTS Economia Circolare potrai avere entro pochi mesi un lavoro interessante con il quale contribuire al raggiungimento di alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Ma cosa c’entrano l’obiettivo 12.3 FOOD LOSS & WASTE dell’Agenda 2030 e i rifiuti con l’economia circolare?

La strategia europea sui rifiuti prevede obiettivi e disposizioni che vanno nella direzione della prevenzione e della gestione sostenibile dei rifiuti organici biodegradabili, che sono il 34% del totale dei rifiuti urbani in Europa.

Un obiettivo europeo per il 2035 è infatti il riciclo del 65% dei rifiuti urbani.

Economia circolare e cibo

Trasformare i rifiuti organici in risorsa significa abbandonare il vecchio modello di economia lineare – estrarre, produrre, consumare, gettare – per passare all’economia circolare.

Proprio in Italia la circular economy for food è approfondita, studiata e applicata, e prevede un modello in cui il trattamento dei rifiuti, da sistema di smaltimento senza valore aggiunto, diventa un sistema di produzione di materie prime seconde: non si utilizzano materie prime vergini, spesso ricavate con alto costo energetico, ma si riutilizzano quelle tornate disponibili.

Ogni anno in Europa si sprecano circa 88 milioni di tonnellate di cibo, pari a 173 kg per persona. È circa il 20% di tutto il cibo prodotto.

L’obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 riguarda il dimezzamento dello spreco di cibo, e i rifiuti organici biodegradabili sono composti per circa il 60% da rifiuti alimentari. Ridurre la quantità di cibo richiesta evitando di sprecare carne può diminuire molto l’impatto ambientale generato dalla produzione, preparazione e trasporto del cibo. I vantaggi di questa diminuzione sono molto più significativi di quelli che si avrebbero soltanto riciclando lo spreco di cibo.

Rifiuti che diventano risorse

I rifiuti organici possono diventare fertilizzanti e ammendanti di ottima qualità, ma solo se la loro raccolta è correttamente differenziata e se non vengono contaminati con la plastica. Quando i rifiuti organici sono contaminati con la plastica, il loro utilizzo come fertilizzanti è impossibile e perciò vengono gettati in discarica o bruciati negli inceneritori.

Lo spreco di cibo è anche una responsabilità etica per la società, è uno spreco di risorse economiche ed ha un pessimo impatto ambientale: per questo in tutti i paesi europei la riduzione di questo spreco è una priorità che si cerca di ottenere tramite campagne di informazione e sensibilizzazione.

Il compostaggio e la digestione anaerobica sono attualmente i due metodi di trattamento più utilizzati. Il compostaggio produce compost e la digestione anaerobica produce compostato.

Il primo metodo ad essere applicato è stato il compostaggio, cioè il trattamento in presenza di ossigeno, ma la digestione anaerobica, cioè il trattamento in assenza di ossigeno, sta velocemente imponendosi perché genera biogas e diventa così una fonte di energia rinnovabile.

Certamente la tecnica utilizzata dipende principalmente dalla composizione del rifiuto organico biodegradabile e dalla qualità della raccolta differenziata, ma certamente i vantaggi ambientali della digestione anaerobica sono notevoli.

Naturalmente perché il compost ed il digestato siano utilizzati e abbiano un mercato crescente è necessario che abbiano un buon livello qualitativo e che questo livello rimanga costante nel tempo per le diverse produzioni. Solo in questo modo il mercato potrà contare stabilmente sulla disponibilità di questo tipo di fertilizzanti e ammendanti.

Utilizzare il compost su terreni come quelli europei, con un basso contenuto di materiale organico, migliora la capacità del terreno di trattenere l’acqua ed i nutrienti e di immagazzinare carbonio che ne aumenta la fertilità. Inoltre utilizzare compost o digestato per sostituire i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio diminuisce l’impatto ambientale poiché diminuisce la necessità di usare minerale vergine appositamente estratto, in perfetta coerenza con il concetto di economia circolare.

Cosa puoi fare tu

Da quanto hai letto fin qui dovrebbe esserti chiaro perché è molto importante saper identificare e classificare correttamente i rifiuti, conoscerne le diverse modalità di trasporto, lavorazione e riutilizzo. Se hai un diploma in Amministrazione Finanza e Controllo e ti appassiona l’idea di contribuire allo sviluppo dell’economia circolare sei la persona giusta!

Con questo corso IFTS potrai approfondire molti degli aspetti descritti e soprattutto potrai rapidamente metterti alla prova con un lavoro di carattere ambientale durante il tuo tirocinio, che sceglierai con il tutor del corso che organizzerà per te incontri e colloqui in aziende di questo e altri ambiti affinché tu possa individuare il percorso che preferisci.

30 Settembre, 2022 - Redazione

Immagine cta

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