Perché ci sono poche donne impegnate nel Green?Cosa ne pensano le allieve dei nostri corsi?

Perche ci sono poche donne impegnate nel Green Cosa ne pensano le allieve dei nostri corsi

“Sento che posso fare qualcosa di concreto (per l’ambiente)
Non si fa abbastanza per cambiare, non si arriva al sodo” 

Con queste parole una delle nostre allieve ci ha raccontato di come le competenze acquisite nel nostro corso – in tal caso Innovation Manager – le stiano dando una sensazione di efficacia nel poter partecipare attivamente alla lotta al cambiamento climatico. 

Eppure le allieve dei nostri corsi sono ancora troppo poche – come poche sono le donne impiegate nel settore Green – e proprio per questo abbiamo deciso di intervistarle, chiedendo il perché abbiano preferito un ITS, aiutandoci così a comprendere come sostenere le ragazze nella scelta di un percorso formativo – e dunque professionale – nei corsi post diploma di alta specializzazione in Energia, Ambiente e Sostenibilità che proponiamo. Corsi ad alto contenuto “tecnico”, una parola che a quanto pare incute alle ragazze un certo timore. 

Sembra infatti che questo ambito, proprio perché ritenuto “tecnico”, ricada nel regno di competenze degli uomini: stereotipi e pregiudizi vorrebbero le ragazze più portate verso gli studi umanistici e assai meno verso le materie scientifiche e tecnologiche, ma come ITS Green riteniamo che questo sia appunto una costruzione culturale e sociale, e che ragazze e discipline STEM dovrebbero coltivare una relazione sempre più stretta e proficua. Il mondo della sostenibilità e dell’energia, oggi abitato in gran parte da uomini, ha fortemente bisogno di un punto di vista diverso che sappia portare innovazione, senza considerare che l’urgenza climatica in cui versiamo non può permettersi di perdere metà della sua forza lavoro! 

Ma andiamo per gradi e facciamoci aiutare da alcune fonti che prima di noi hanno indagato questo aspetto così critico della transizione ecologica e non solo. 

In un report del 2023 (The Green Gender Gap. A special edition of LinkedIn’s Global Green Skills Report 2023), LinkedIn ci informa che, in un panorama che prevede la creazione di milioni di posti di lavoro a livello globale entro il 2030 in ambito Green (in Italia negli ultimi anni sono stati creati 3,2 milioni di nuovi posti di lavoro da parte di 510.000 aziende), solo 1 donna su 10 possiede almeno una competenza green.  “Precedenti ricerche di LinkedIn dimostrano che la domanda di competenze verdi sta crescendo molto più rapidamente dell’offerta e che coloro che possiedono competenze verdi sono in netto vantaggio quando si tratta di assunzioni.” 

In tutto questo il rapporto tra donne e uomini e di 1 a 6: una proporzione che ci dà la misura di quanti uomini in più possano occupare queste settore. 

Come mai? In un articolo di economiacircolare.it scopriamo che  “Secondo IRENA – International Renewable Energy Agency – ad esempio, nell’accesso ai lavori nel campo delle energie rinnovabili la mancanza di competenze è un ostacolo per il 34% delle donne; a rappresentare il limite maggiore sono invece le norme culturali e sociali, che colpiscono il 72% delle donne.” 

Cosa ci dicono questi dati? Che ancora troppe poche donne sono impiegate nei lavori green, a tutti i livelli, per motivi in gran parte di natura culturale: continuiamo a credere che le ragazze non  siano portate per questo tipo di studi, in un settore dove la richiesta è altissima e continuerà a crescere, data l’urgenza della situazione climatica e degli obiettivi dell’Agenda 2030 che si fa sempre più vicina. E dove le numerose aziende con cui collaboriamo – ad oggi sono quasi 400 – ce lo confermano: le competenze green sono necessarie e richiestissime

Non solo, anche quando molto interessate, donne e ragazze tendono a interessarsi alle tematiche green più da un punto di vista sociale; questo sguardo, per quanto prezioso, rischia di tenerle lontane da tutti quei percorsi formativi che offrono appunto quelle competenze tecniche oggi così ricercate.  

Ma vediamo cosa è emerso dalle interviste che abbiamo condotto con le nostre allieve: il dato più significativo e costante, è che ciò che è “tecnico” può incutere timore e creare distanza. È qualcosa che nell’immaginario delle persone riguarda di più i maschi, generando resistenze nelle studentesse, anche quando molto interessate al tema dell’ambiente e della sostenibilità. 

Le nostre allieve hanno deciso invece di fare un passo avanti con noi, scoprendo che il “tecnico” non fa paura, e anzi, può dare strumenti concreti e immediati per sentirsi efficaci e parte della soluzione al cambiamento climatico

Ci piace ricordare che la parola tecnico ha a che fare con le “applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività”: il “tecnico” è pertanto qualcosa che ci permette di governare una disciplina, di metterla in pratica con rigore e precisione, di essere dunque estremamente affidabili. 

Un vero peccato che le norme sociali facciano sentire le ragazze poco adatte a questi campi, una grande quota di “energia” che viene sperperata! 

Ce lo ricorda Silvia M., una delle nostre diplomate in Energia 4.0 (corso che oggi si chiama Digital Energy Specialist): al di là di stereotipi e pregiudizi, tantissime sono le ragazze cha avrebbero predisposizione per i percorsi più tecnici, proprio come lei che fin da piccola ha desiderato per sé un percorso fatto di elettronica, di cose smontate e rimontate, e che dopo deviazioni in campo umanistico – tradendo per un po’ la propria attitudine – ha potuto finalmente trovare un corso che rispondesse alle sue passioni e inclinazioni: acquisire competenze tecniche in ambito energia ed ambiente. 

Alessia P. invece, studentessa del primo anno di Digital Marketing per i servizi energetici, ci ha raccontato come, arrivata da anni di studi umanistici (5 anni di liceo linguistico e un anno di università in Scienze della Formazione), si sia avvicinata al nostro corso, pur con qualche timore: “Avrò le competenze necessarie?” Non solo ha scoperto di averle, e che non è necessario aver frequentato una scuola “in filiera” come tante persone pensano, ma ha trovato docenti preparati ed attenti, pronti a portare tutte e tutti allo stello livello di conoscenze. Noi lo chiamiamo il momento di “allineamento”:  qualunque sia la scuola di provenienza, c’è sempre la possibilità di allinearsi in tutta tranquillità, senza il timore di non avere sufficienti competenze o di non sentirsi “portate”.   

Come ci hanno detto tutte le nostre allieve, non esistono studi o professioni femminili o maschili, le uniche cose che davvero contano sono l’interesse e la curiosità per la sostenibilità, la salvaguardia dell’ambiente e per il buon utilizzo dell’energia

Ci occupiamo di efficienza energetica, e questo è proprio il punto: come le ragazze desiderano utilizzare la propria energia? Come portare nel mondo le proprie attitudini senza farsi influenzare da stereotipi e pregiudizi che considerano il “tecnico” campo del sapere maschile? Come sostenere l’”efficienza energetica” delle ragazze, così che la loro energia venga ben incanalata e non si vada ad esaurire in ambiti ritenuti tradizionalmente femminili ma non necessariamente allineati alle loro reali attitudini?

Quello che ci auguriamo è che i nostri corsi possano aiutare le ragazze sensibili al tema della sostenibilità a lasciare da parte timori e incertezze, immergendosi in percorsi che possano davvero aiutarle a fare la differenza: avranno dalla loro l’aiuto di un tutoraggio attentissimo e scrupoloso, e di docenti che sapranno colmare eventuali lacune.

È un tema molto attuale, che gli studi sulle discipline STEM stanno indagando ormai da diverso tempo, e che intendiamo portare avanti con la consapevolezza che la salvaguardia dell’ambiente – unitamente alla parità di genere – necessita di un coinvolgimento sempre maggiore di ragazze che desiderino essere parte attiva della soluzione e del cambiamento.

11 Settembre, 2024 - Beatrice Trentanove - Area Orientamento

Immagine cta

Diventa anche tu uno studente
di ITS Green

Scegli il corso più adatto a te e inizia a costruirti concretamente un futuro ricco di soddisfazioni professionali.